Adolescenza ed immagine corporea

In adolescenza la percezione del proprio aspetto fisico assume una valenza importante dovuta ai continui cambiamenti corporei ed ormonali che hanno inizio con la pubertà e non sempre consoni ai modelli e ai canoni di bellezza che offre la società. Le emozioni negative sono direzionate verso il proprio corpo creando una relazione tormentata e sofferta con la propria fisicità. Di frequente questo disagio e la percezione negativa di come si è, si trascinano nel corso dell’età adulta. Una scarsa autostima, una condizione di fragilità personale, una storia familiare emotivamente complessa possono produrre nel ragazzo/a una visione distorta della propria fisicità ed a volte questa condizione, se non affrontata o se sottovalutata, può causare ulteriori disagi. Possono instaurarsi fobie sociali: l’adolescente può iniziare ad isolarsi e limitare le relazioni sociali per la paura di essere osservato e giudicato, perdendo l’opportunità di confrontarsi e maturare nella relazione con il gruppo dei pari. L’insoddisfazione della propria immagine corporea nel riflesso dello specchio può portare all’insorgenza di disturbi alimentari ed anche a pratiche autolesive.

La costruzione della propria immagine è un processo costante, continuo e complesso che dura tutta la vita; creare un rapporto equilibrato ed armonico tra il proprio sé e il proprio corpo non è facile.  Un percorso di psicoterapia può essere una guida per orientare i ragazzi nell’aumentare la consapevolezza dei propri punti di forza, nel ridurre la discrepanza tra l’immagine del sé corporeo idealizzata e quella svalutante, accrescere l’autostima esprimendo sentimenti, emozioni, percezioni, pensieri negativi sul proprio aspetto e modo di essere.

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